Breve Storia del C

Storia del C

Nel 1972  Dennis Ritchie creo il linguaggio C nei laboratori della BELL Telephone.
È nato per uno scopo ben preciso la realizzazione del sistema operativo UNIX (ancora oggi largamente diffuso). Concepito nel modo più pratico possibile, si dimostrò subito un linguaggio molto potente e si diffuse rapidamente al di fuori dei laboratori Bell.

I programmatori cominciarono a usarlo per gli scopi più diversi. Però le aziende cominciarono a usare versioni proprietarie di questo linguaggio, per questo a volte vi sono differenze di implementazione, che causano problemi di portabilità. Per risolvere questo problema l’ANSI (American National Standards Institute) formò un comitato nell’1983 per definire uno standard per il C, che da allora si chiamò ANSI C.

Tutti i compilatori moderni si conformano a questo standard. Si chiama C perché il suo linguaggio predecessore si chiamava B, ed era stato sviluppato da Ken Thompson per la Bell. (è chiaro perché si chiamava B ?).

Binary C

Sviluppi

Ken Thompson nel 1969 iniziò a lavorare su un computer di nome PDP-7, utilizzando il linguaggio assembler; l’idea di base era di scrivere un linguaggio ad alto livello per l’implementazione di sistemi operativi. Thompson prese spunto dal CPL (Combined Programming Language) e dal BCPL (Basic CPL – 1967) per creare il linguaggio B che risultava, però, essere ancora troppo pesante per l’hardware a disposizione.
Nel 1972, un collaboratore di Thompson, Dennis Ritchie ottimizzò ulteriormente il B (creando una prima versione chiamata NB), restituendogli alcune funzionalità del BCPL ed inventando quello che ad oggi viene chiamato Linguaggio C, che permise di riscrivere quasi totalmente lo UNIX di Thompson, questa volta per un computer più avanzato, il PDP-11.
Inaspettatamente il C permise di riscrivere lo UNIX per il PDP-11 in tempi rapidissimi e ciò spinse Thompson, Ritchie e Kernighan a scrivere il kernel anche per l’ “Interdata 8/32″ ed il “Dec VAX 11/780″, quest’ultimo, all’epoca, particolarmente popolare.