Alan Turing l’uomo che fece parlare le macchine.

Alan Turing

Alan Turing ebbe una vita interessantissima e costituisce come tutti i geni una voce fuori dal coro. Decifrò i codici delle macchine tedesche di trasmissione (Enigma), e fornì cosi alla marina inglese un aiuto fondamentale per conoscere le comunicazioni nemiche. In realtà fù interessato a molte discipline e sempre attivo nello studio delle scienze, spinto da un’inarrestabile voglia di conoscere che ogni scienziato dovrebbe avere. Egli approfondì ad un grado elevatissimo argomenti di matematica, criptografia, informatica, criptoanalisi,  ingegneria, chimica e perfino biologia e fisiologia, contribuendo così proficuamente allo sviluppo di ogni disciplina.

Alan Turing

Biografia di Alan Turing.

Alan Mathison Turing  è stato un matematico, logico, crittografo, filosofo britannico, considerato uno dei padri dell’informatica e uno dei più grandi matematici del XX secolo. È passato alla storia come uno dei pionieri dello studio della logica dei computer e come uno dei primi ad interessarsi all’argomento dell’intelligenza artificiale, infatti ha formalizzato i concetti di algoritmo e calcolo ispirando i termini ormai d’uso comune nel campo dell’informatica come quelli di “Macchina di Turing” e di “Test di Turing“. Ha dunque un ruolo significativo nella creazione dei moderni computer.

Infanzia e giovinezza

Nacque a Maida Vale, quartiere di Londra il 23 giugno 1912. Figlio di Julius e Ethel Turing, entrambi impiegati della famiglia reale in India. Già dalla tenera età Turing diede segno della genialità che negli anni futuri lo avrebbe reso famoso in tutto il mondo. A causa della sua enorme passione per le materie scientifiche, era malvisto dai professori del St. Michael, la sua prima scuola, che avevano sempre posto più enfasi sugli studi classici. Durante i primi anni ebbe quindi grandi difficoltà, e ottenne il diploma a stento. Poco appassionato al latino e alla religione, preferiva letture riguardanti la teoria della relatività, i calcoli astronomici, la chimica o il gioco degli scacchi.

Università

Nel 1931 entrò al King’s College dell’Università di Cambridge dove fu allievo di Ludwig Wittgenstein e approfondì i suoi studi sulla meccanica quantistica, la logica e la teoria della probabilità, infatti dimostrò autonomamente il teorema centrale del limite, già dimostrato nel 1922 dal matematico Lindeberg.  Nel 1934 si laureò con il massimo dei voti e nel 1936 vinse il premio Smith (assegnato ai due migliori studenti ricercatori in Fisica e Matematica presso l’Università di Cambridge). Nello stesso anno si trasferì alla Princeton University dove studiò per due anni, ottenendo infine un Ph.D.. In quegli anni pubblicò l’articolo “On computable Numbers, with an application to the Entscheidungsproblem” nel quale descriveva, per la prima volta, quella che sarebbe poi stata definita la “macchina di Turing“. Nel 1940, a 28 anni, era già a capo del gruppo di ricercatori impegnati nella decrittazione delle macchine usate dalla marina tedesca, fra le quali Enigma.

Lavora come critto analista

Durante la Seconda Guerra mondiale, Turing mise le sue capacità matematiche al servizio del Department of Communications inglese per decifrare i codici usati nelle comunicazioni tedesche, criptate tramite il cosiddetto sistema Enigma da Arthur Scherbius. Con l’entrata in guerra dell’Inghilterra Turing fu arruolato nel gruppo di crittografi stabilitosi a Bletchley Park e con i suoi compagni lavorò per tutta la guerra alla decrittazione, sviluppando ricerche già svolte dall’Ufficio Cifra polacco con la macchina Bomba, progettata in Polonia da Marian Rejewski nel 1932 e ultimata nel 1938. Basandosi su tali esperienze, Turing realizzò una nuova versione, molto più efficace, della bomba di Rejewski. Fu sul concetto di “macchina di Turing” che nel 1942 il matematico di Bletchley Park, Max Newman, progettò una macchina chiamata Colossus (lontana antesignana dei computer) che decifrava in modo veloce ed efficiente i codici tedeschi creati con la cifratrice Lorenz SZ40/42, perfezionamento della cifratrice Enigma.

macchina enigma

Genio e sregolatezza

Turing fu un uomo piuttosto strano, sin da piccolo aveva una passione per esperimenti ed invenzioni, ma anche per l’attività fisica oltre che intellettuale, praticava infatti la corsa e la bicicletta. Il suo aspetto non era conforme alle regole formali, aveva la barba sempre lunga e le unghie sporche. Anti accademico per antonomasia, incredibilmente ebbe difficoltà ad avere un lavoro universitario, infatti a trentasei anni era ancora assistente. Non sopportava le futilità, ed abbandonava le conversazioni vuote e le compagnie idiote repentinamente, e senza una parola di commiato. Imparò a fare la maglia da una ragazza che aveva deciso di sposare, nonostante la propria omosessualità. Andava in bicicletta con la maschera antigas durante il periodo dell’impollinazione, per evitare la febbre da fieno. Indossava la giacca del pigiama al posto della camicia, e voleva poter lavorare quando ne sentiva la voglia anche di notte e fuori dell’orario di ufficio.

II

Faceva calcoli, anche durante conferenze pubbliche, con numeri in base 32 scritti all’indietro (poichè così si dovevano inserire nel computer). Inoltre il primo programma scacchistico non venne eseguito da un computer, ma dall’autore dello stesso programma cioè Alan Turing.

Matematica

Il nome di Turing è oggi famoso soprattutto per la sua analisi del processo di computazione in termini di macchine astratte, dette appunto macchine di Turing.  Egli le introdusse per dimostrare che l’attività matematica non è completamente meccanizzabile (ed è quindi impossibile in linea di principio sostituire i matematici con macchine), scoprendo da un lato una macchina (detta universale) che è in grado di svolgere i compiti di qualunque macchina calcolatrice presente o futura (simulandone un programma), e mostrando dall’altro che anche tale macchina ha i suoi limiti.  Cosi facendo Turing introdusse la nozione di computer moderno, ed allo stesso tempo ne delimitò i limiti alla potenza teorica.

La morte

Il 31 marzo 1952 Alan Turing fu arrestato per omosessualità secondo la sua deposizione e portato in tribunale. A sua difesa disse semplicemente che «non scorgeva niente di male nelle sue azioni». Infine fu processato per atti osceni in quanto omosessuale, causa chiamata, secondo l’uso, la Regina contro Turing . Condannato per omosessualità, fu costretto a scegliere tra una pena detentiva a due anni di carcere o la castrazione chimica. Scelse l’assunzione di estrogeni, che lo resero anche impotente. La depressione legata al trattamento e all’umiliazione subita fu, a parere di molti storici, la causa del suicidio. Due anni dopo Turing con una mela avvelenata dal cianuro fu libero definitivamente dai servizi segreti e dall’Inghilterra.

È triste pensare che una personalità così geniale, morì suicida a  Wilmslow, il 7 giugno del 1954. Come molti studiosi ritengono, in seguito alle persecuzioni subite dalle autorità britanniche a causa della sua omosessualità.